
Perché Sanremo è Sanremo.. parte prima
Ogni anno dedico un articolo al Festival di Sanremo, ovviamente dal punto di vista astrologico, ed in genere sono tutti articoli molto lievi e spensierati che ci raccontano il successo delle canzonette, e il quadro generale del nostro paese, dei nostri costumi e della nostra società che in maniera forse ridondante il Festival ci mostra ogni anno a Febbraio.
Quest’anno invece il mio articolo sarà un po’ più serio dovuto al fatto che già a gennaio sui vari social vari soggetti preannunciavano la vittoria di Ollie , il buon piazzamento di Fedez, e via discorrendo.
Dato che sono sempre ascendente scorpione, valutare se effettivamente in questa edizione la mano degli accordi pre – gara sia stata un po’ più pesante del solito me lo sono chiesto, anche perché la classifica finale va ad escludere autori e canzoni sicuramente di maggiore impatto e storia artistica rispetto al vincitore. Aggiungo che sono ormai quattro o cinque edizioni che vince sempre un cavallo della scuderia di Marta Donà, e qui i casi sono due: o la signora Marta ha in questo momento un lungo transito che le garantisce un successo imperituro, o forse il peso delle alleanze è un po’ eccessivo rispetto alla libertà della gara. . Molti spettatori hanno anche segnalato anomalie nel sistema di votazione, con alcuni cantanti che hanno improvvisamente scalato la classifica in modo poco chiaro.
Per comprendere la situazione mi sono affidata agli astri, ovviamente; la storia del Festival di Sanremo è abbastanza contorta, quindi risalire ad una data di nascita certa mi è costata un po’ di ricerche ma alla fine l’ho evidenziata nella primissima edizione del Festival della canzone italiana nel luogo di Sanremo, che iniziò il 29 gennaio del 51 alle 22:00 e di cui vi accludo il tema Natale.
Come potete notare i transiti di Saturno e Nettuno in casa sesta fanno pensare ad una realtà distorta e che viene presentata al pubblico come invece qualcosa di solido; Plutone congiunto alla cuspide della quinta casa, trattandosi di un evento di spettacolo, mi infonde parecchi pensieri, soprattutto considerando che con questo transito Plutone va a baciare i pianeti in casa prima della kermesse canora. Ora i transiti di Plutone, soprattutto benefici, in questo contesto possono indicare solamente o una grande trasformazione ( che non mi pare ci sia stata, visto che la conduzione e l’organizzazione ricordava più Baudo che Amadeus) o qualcosa di un po’ losco che va in porto.
Intendiamoci, in Italia di cose losche ce ne sono sicuramente molte e ben più gravi del vincitore di un Festival canoro, ma come ho detto Sanremo è sempre lo specchio di quella che è la nostra società. Non discuto che la canzone vincitrice sia bella, ma se pensiamo che rimane scritta negli annali della musica italiana sinceramente si potevano fare scelte diverse.
Se posso esprimere un giudizio assolutamente personale e quindi opinabile, e poi mettendo in chiaro che in fatto di musica non ho né cultura né orecchio e non sono quindi in grado di giudicare come un tecnico, le uniche due canzoni che mi sono veramente piaciute sono quelle di Fedez e Cristicchi, poiché le trovo le uniche due veramente collegate ad esperienze personali, accadimenti emotivi e disagi del vivere che sono poi state trasposte nei testi e nelle musiche. Seppure stiamo parlando di musica pop è chiaro che sentire un’interprete profondamente coinvolto con ciò che desidera trasmettere regala a mio avviso uno spessore alle canzoni, e che le rende comunque più impattanti e quindi indimenticabili.
I temi natali dei due autori confermano brillantemente questo calarsi nel testo con tutte le proprie piaghe. Di Fedez in molti hanno ricordato il sole bilancino, ma il noto rapper è ascendente scorpione con Plutone in questo segno in casa prima, ed il tormento interiore è sicuramente qualcosa che lo contraddistingue già di suo, figuriamoci in un momento così difficoltoso, fra malattia e divorzio, come quello da cui sta uscendo. Il transito di Nettuno in quinta ben parla della scarsa fedeltà reciproca – si presume – in quella coppia e Nettuno potrebbe indicare uno stato nevrotico dovuto a questi accadimenti sia subiti che perpetrati. Il testo della canzone di Fedez sembra un inno al suo tema Natale e ai relativi transiti più significativi fin qui esplicati:
Sei la carne è viva
La mente è schiva
Vaga nel buio più buio che c’è
Sento un pugno nello stomaco
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Devo dire che soprattutto quello che rende profondamente scorpionico questo testo è il continuo riferimento agli occhi, poiché tutti sappiamo che sull’asse toro scorpione si gioca la partita del vedere la realtà e vedere ciò che è nascosto:
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Anche nel tema Natale di Cristicchi si trovano le stesse caratteristiche, anche lui segno d’aria ma con un ascendente scorpione particolarmente significativo, con un Nettuno in casa prima che lo rende particolarmente attento alle storie dei più deboli, dei disprezzati e dei malati. Chi non ricorda la canzone con cui vinse Sanremo molti anni fa, in cui parlava della vita dentro gli ospedali psichiatrici?
Qui canta la mamma morta evidentemente per una malattia che le toglieva le capacità cognitive, con uno di quei testi profondamente struggenti, che trova eco nell’oroscopo personale del cantante in quella bellissima luna dominante al medio cielo, e che racconta l’incredibile importanza di questa figura; e mi piace notare, anche se ovviamente non posso essere certa che la data di nascita della mamma riportata nella canzone sia quindi 20 Marzo, che il fondo cielo del cantante sia proprio in pesci.
Anche la canzone di Lucio Corsi era sicuramente autobiografica ma temo che l’incredibile raffinatezza dell’artista abbia sottratto un po’ di pathos all’insieme della performance rendendola eterea ma forse algida. Certo anche qui abbiamo un sole bilancino raffinato ed elegante; ma anche in questo tema- purtroppo non domiciliato per assenza dell’ora – troviamo la presenza del segno dello scorpione assolutamente dominante, grazie a tre pianeti fra cui il suo signore Plutone.
In molti hanno notato la similitudine di look fra Lucio e Renato Zero: e voilà, anche qui le stelle non mentono: Zero è bilancia, e pur non presentando elementi nel segno dello scorpione, vi si trova la cuspide della casa VIII che ospita marte, qui esaltato, e un vigoroso Plutone leonino aspettato con metà tema. La chicca interpretativa che vi lascio però è che entrambi hanno Venere, pianeta dell’estetica, nel segno delle vergine, che è pur sempre l’esaltazione di Urano, l’eccentricità.
Inevitabilmente quando si tratta di cantautori il tema natale è sempre presente e vibrante nei testi che compongono e anche nelle sonorità musicali che presentano il loro pubblico, e questo credo che sia l’omaggio che si può fare agli artisti assolutamente più significativo rispetto alle quattro previsioni su chi vince o su chi perde, che poi sappiamo benissimo che arrivare ultimo in gara potrebbe poi aprirsi ad un successo spettacolare come accadde a Vasco Rossi.
Domani leggeremo altri testi per vedere quanto cielo c’è in queste canzoni ….